Aumentano gli investimenti nella privacy e nella sicurezza dei dati

CIO Survey: aumentano gli investimenti nella privacy

KPMG CIO Survey

1000
  • Il cyber-crime raggiunge il massimo storico
  • Solo un quinto dei leader IT a livello globale si sente preparato ad affrontare un attacco informatico
  • Oltre un terzo delle organizzazioni non si sente GDPR-compliant

I board stanno aumentando gli investimenti in sicurezza e privacy dei dati, per essere conformi al GDPR ed evitare violazioni di dati, che hanno raggiunto il loro massimo storico. Lo conferma la CIO Survey 2018 di KPMG, la più importante e ampia indagine a livello globale sulla leadership IT, giunta alla ventesima edizione, che analizza le risposte di organizzazioni con una spesa annuale complessiva in cyber security di 46 miliardi di Dollari

L’analisi di quest’anno ha rilevato che, rispetto al 2017, quasi un quarto (23%) in più dei CIO intervistati sta potenziando la sicurezza informatica, visto l’aumento del cyber-crime, mentre la gestione dei rischi operativi e la compliance sono diventate una priorità (+12% rispetto allo scorso anno). Queste due aree rappresentano le priorità IT in più rapida crescita.

I leader IT, oggi, devono affrontare il difficile compito di fornire dati sul cliente in un contesto carico di rischi. La fiducia dei dati e le minacce alla privacy continuano a essere sotto la lente dei CIO, ma, nonostante le misure intraprese sia a livello aziendale sia a livello regolamentare (GDPR) per migliorare la sicurezza dei dati, oltre un terzo (38%) degli intervistati in aprile si aspettava di non essere conforme al GDPR entro la deadline del 25 maggio 2018. Inoltre, il 77% dei leader IT è ‘molto preoccupato’ della minaccia del cyber-crime (+6% rispetto all’anno scorso) e solo un quinto (22%) dichiara di essere adeguatamente preparato ad un attacco informatico.

L’indagine ha rilevato che la fiducia è la nuova arena competitiva anche per il settore IT: le organizzazioni devono saper bilanciare il potenziale di guadagno derivante dall’utilizzo dei dati dei clienti con l’esigenza di privacy e sicurezza. Questa esigenza di protezione dei dati ha causato un’enorme richiesta di capacità in termini di ‘sicurezza e resilienza’, che sono le competenze   più carenti in azienda (25%).

I CIO hanno una strada molto difficile da percorrere. Il board, da un lato, chiede loro di guidare l’innovazione, di promuovere la trasparenza e di garantire l’uso responsabile dei dati dei clienti all’interno di tutta l’organizzazione, dall’altro, è più severo nei controlli sulla sicurezza informatica, sull’integrità dei dati e sulla resilienza, per rispondere alle richieste dei regolatori e alle esigenze dei consumatori. Le organizzazioni in grado di mantenere un giusto equilibrio tra innovazione e governance sono nella posizione più forte per competere in un ambiente tecnologico sempre più complesso.

Gli attacchi informatici sono percepiti come inevitabili e per questo proteggere il business da un attacco informatico è diventata una priorità nelle agende di ogni consiglio di amministrazione.

Il passaggio a piattaforme e soluzioni digitali si sta rivelando una grande sfida per i CIO. Mentre le organizzazioni riconoscono che un’efficace strategia digitale è fondamentale per garantire la sicurezza dei dati, molti riferiscono di essere ancora in difficoltà in questo percorso: quasi 8 su 10 (78%) dei CIO intervistati, infatti, ritiene che la propria strategia digitale non sia molto efficace. Oltre un terzo delle aziende (35%) non può assumere le persone con le competenze digitali di cui ha bisogno e quasi uno su dieci (9%) pensa che non ci sia una chiara visione o strategia digitale all’interno della propria organizzazione.

Le organizzazioni con un Chief Digital Officer (CDO) hanno il doppio delle probabilità (44% contro 21%) di avere una strategia digitale chiara e pervasiva. Le organizzazioni customer centric hanno il 38% in più di probabilità di registrare una maggiore redditività.

Cresce la leadership IT femminile

  • La leadership IT femminile continua la sua lenta crescita, raggiungendo quest’anno il 12% (rispetto al 10% dell’anno precedente).
  • Le donne costituiscono solo il 20% dei team tecnologici.
  • Il settore sembra essere diviso su questo punto: quanto la diversità è importante per il successo aziendale? Quasi un quarto (24%) dei dirigenti IT afferma che inclusione e diversità non hanno alcun impatto sul raggiungimento degli obiettivi aziendali e tecnologici; il 47% riferisce una certa influenza; il 30% afferma che inclusione e diversità impattano in larga misura sugli obiettivi aziendali e tecnologici.

Big Data e Analytics restano le competenze in assoluto più necessarie

  • Il 65% dei CIO intervistati afferma che la carenza di queste competenze è un ostacolo al cambiamento.
  • Per il quarto anno consecutivo, le competenze in big data e analytics sono quelle ritenute più carenti (46%).

Nota metodologica

Giunta alla sua ventesima edizione, la CIO Survey 2018 di KPMG è la più importante e ampia indagine a livello globale sulla leadership IT per numero di intervistati. Quest’anno, il sondaggio – condotto tra il 20 dicembre 2017 e il 3 aprile 2018 – ha coinvolto 3.958 CIO e manager IT in 84 paesi.

© 2024 KPMG S.p.A., KPMG Advisory S.p.A., KPMG Fides Servizi di Amministrazione S.p.A. e KPMG Audit S.p.A., società per azioni di diritto italiano, KPMG Business Services S.r.l., società a responsabilità limitata di diritto italiano, e Studio Associato - Consulenza legale e tributaria, associazione professionale di diritto italiano, fanno parte del network KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Limited, società di diritto inglese. Tutti i diritti riservati.

Per maggiori dettagli sulla struttura organizzativa di KPMG a livello globale, visita il sito kpmg.com/governance.

Contattaci